DRAGONE DEGLI
SCOTS GREY
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GRAN BRETAGNA 1815 |
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Rispetto alla
classica uniforme da campo della cavalleria pesante britannica, che dopo il
1812 prevedeva un elmetto nero con cimiero dorato, giacca rossa con
colletto, polsini e spalline del colore del reggimento e pantaloni diritti
di tela grigia, gli Scots Grey proponevano un'unica novità: il berrettone di
pelo nero abbellito sul davanti da una placca di ottone e di lato da un
pennacchio bianco. Ricalcato su quello degli altri dragoni era anche
l'armamento dell'unità, formato da una sciabola lievemente ricurva, una
carabina con baionetta inastabile e una pistola. Le stesse analogie si
riscontravano nelle caratteristiche dei cavalli montati, che erano sempre di
taglia forte e resistenti alla fatica.
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La cavalleria pesante
britannica, composta unicamente da dragoni, utilizzava un'uniforme più
simile a quella della fanteria che alla divisa della cavalleria leggera. La
formavano un corto dolman rosso con bandoliera bianca, pantaloni diritti di
tela grigia e stivali neri portati sotto i calzoni. Gli Scots Grey, che
costituivano il secondo reggimento dei dragoni (2nd Regiment of dragoons) si
distinguevano dalle altre unità perché come copricapo avevano, al posto
dell'elmo, un berrettone di pelo di pecora nero con placca di ottone
frontale e un pennacchio laterale bianco. Il colore distintivo del 2°
reggimento era il blu.
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CENNI
STORICI
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All'inizio delle guerre
napoleoniche la cavalleria pesante britannica contava ufficialmente su
sedici reggimenti, anche se di fatto ne esistevano solo quindici perché il
5th Irish Dragoons era stato sciolto nel 1798 a causa dell'ammutinamento dei
suoi componenti irlandesi. Ogni reggimento era composto da uno o più
squadroni, identificati mediante lettere, e questi costituivano le unità
tattiche utilizzate dai comandi britannici per le loro azioni d'attacco o di
difesa. In tutto la cavalleria pesante disponeva di circa 20.000 uomini che
verso la fine della stagione napoleonica, si attestarono attorno alla
quantità di 30.000.
Il Duca di Wellington aveva una pessima opinione della cavalleria pesante
britannica, che usava il meno possibile. In effetti le unità che la
componevano, e tra esse gli Scots Greys, potevano anche effettuare cariche
feroci ma, se non spezzavano subito il fronte avversario, non erano capaci
di riorganizzarsi rapidamente e, a causa della scarsa disciplina della
truppa, finivano per mancare l'obiettivo.
Una prova lampante di queste carenze venne proprio da Waterloo, dove la
cavalleria pesante britannica ricevette l'ordine di attaccare due colonne
francesi in ritirata oltre il villaggio di Papelotte. Il buon esito della m
missione illuse i comandi alleati che fosse possibile lanciare all'assalto i
dragoni contro i grosso dell'Armée senza prima averli riorganizzati. Il
risultato di questa imprudenza fu che oltre 2500 uomini morirono in una
carica che non recò alcun vantaggio sul piano militare.
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