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    | ARTIGLIERE A 
    CAVALLO 
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    | REGNO D'ITALIA 1911 |    
  
    |  | Nel reggimento Le 
    Voloire, le distinzioni di grado tra ufficiali e soldati semplici erano 
    affidate a minime variazioni uniformologiche, secondo un costume di sobrietà 
    che il giovane esercito italiano aveva ereditato da quello piemontese. Le 
    maggiori differenze riguardavano il colore degli ornamenti: ricami, 
    profilature e cordoncini che negli ufficiali erano dorati anziché gialli 
    come nei soldati semplici. A incrociare la bandoliera, che nel caso degli 
    ufficiali era color oro con fregi argentati, vi era una sciarpa azzurra 
    simbolo del comando, posta sulla spalla destra e chiusa a sinistra da due 
    fiocchi sempre azzurri. Sulle maniche era ricamato il grado in filo dorato, 
    nell'uniforme da parata la tunica aveva una doppia fila di bottoni. Infine, 
    in luogo delle controspalline, gli ufficiali avevano delle spalline normali 
    con piatto, gambo e frange in oro.
 
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    | Classico esempio di 
    uniforme umbertina, confezionata secondo i canoni previsti dalla riforma 
    Ricotti del 1873, la divisa di questo artigliere del reggimento Le Voloire 
    ha il suo elemento più caratterizzante nell'elegante képi di feltro scuro, 
    ornato da cordoncini gialli e munito di una lunghissima criniera di cavallo 
    nera che sostituisce il corto pennacchietto in uso presso gli altri corpi di 
    artiglieria. La giacca e i pantaloni hanno la classica foggia prevista dalla 
    moda militare fin de siècle, le scarpe sono abbinate ad alti gambali da 
    cavalleria fatti di cuoio scuro e chiusi sul davanti da cinghie di nuovo 
    modello.
 
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    | CENNI 
    STORICI
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    | Voluto da Alfonso La Marmora, 
    il reggimento di artiglieria a cavallo Le Voloire fu costituito a Venaria 
    Reale (Torino) l'8 aprile 1831, nell'ambito della generale ristrutturazione 
    che in quegli anni interessò l'esercito sabaudo. Era ordinato su due 
    batterie, ciascuna composta da 4 ufficiali, 7 sottufficiali, 11 caporali, 
    178 uomini di truppa e 210 cavalli. Il primo comando dell'unità fu affidato 
    al capitano Vincenzo Morelli. Nel 1844 il reparto sostituì il pennacchietto 
    dello shako con la lunghissima criniera di cavallo nera, segno distintivo 
    della propria specialità. In seguito il reggimento fu sottoposto a vari 
    ritocchi, finché nel 1861 non entrò a far parte del nascente Regno d'Italia 
    per le cui insegne si batté valorosamente a Custoza nella terza guerra 
    d'indipendenza. Sciolto più volte e più volte ricostituito, il reggimento Le 
    Voloire è stato rifondato per l'ultima volta nel 1946, quando è rinato a 
    Milano su tre batterie. Oggi fa parte dell'esercito italiano e, per la sua 
    gloriosa storia, è stato insignito nel 150° anniversario della sua nascita 
    della cittadinanza onoraria di Milano.
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