Soldatini di piombo
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DRAGONE DELLA GUARDIA
 

 
FRANCIA 1808
 

 

Gli elementi distintivi dell'uniforme dei dragoni erano la giacca verde, i pantaloni bianchi di lana d'agnello, l'elmo dorato con cimiero e criniera nera, gli stivali alti di cuoio. I pantaloni, gli stivali e l'elmo rimasero pressoché identici lungo tutta l'epoca napoleonica. In compenso la casacca verde fu sostituita nel 1812 da una giacca corta con pettiglia completa, in modo da coprire il gilet bianco che fino ad allora era visibile. Non cambiò invece l'abitudine di dare al colletto, alle spalline, alla pettorina, ai risvolti e ai polsini della divisa i colori propri del reggimento, così come quella di incidere sui bottoni della giacca il numero del reggimento stesso.

 


 

Ciò che distingueva l'uniforme dei Dragoni era soprattutto l'elmo di rame dorato con una lunga criniera sul retro e un cimiero. A sinistra vi era un pennacchio di colore variabile. La parte inferiore dell'elmo aveva una visiera di cuoio nero ed era rivestita da una fascia di pelle di foca detta turbante. La giacca della divisa ordinaria era verde, ma non nel colletto, nella pettiglia, nei risvolti e nei polsini, di colore diverso a seconda dei reggimenti. Sempre in funzione dei reggimenti cambiava anche la disposizione delle tasche sui risvolti posteriori, che poteva essere orizzontale o verticale.

 


 

CENNI STORICI
 

I dragoni erano soldati di cavalleria addestrati a combattere tanto a piedi quanto a cavallo. Il loro armamento comprendeva una sciabola diritta, una pistola e una carabina con innesto per la baionetta. Talora al posto della carabina veniva utilizzato un moschetto. Benché i modelli delle armi dei dragoni variassero da reggimento a reggimento, la maggior parte delle unità della Grande Armata era dotata di una carabina modello del 1777 con canna lunga 141 centimetri. Il contributo dato dai dragoni francesi alle prime vittorie napoleoniche fu tutto sommato modesto: ciò suscitò il malcontento del futuro imperatore, che reputava quello dato ai dragoni un addestramento molto spettacolare, ma poco funzionale in termini di rendimento sul campo di battaglia. Tutto cambiò con la campagna del 1805 contro la terza coalizione, quando i dragoni con un colpo di mano strapparono agli austriaci la località di Wertingen, contribuirono in misura decisiva alla successiva conquista di Augusta e facilitarono le operazioni che condussero al trionfo finale di Austerlitz.
Napoleone ne fu tanto soddisfatto che, per premiarli, l'anno successivo aggregò un loro reggimento alla Guardia Imperiale.