Soldatini di piombo
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1° REGGIMENTO CORAZZIERI
 
UFFICIALE
 
FRANCIA 1808

 

L'uniforme dei corazzieri, con l'elmo metallico, la giacca blu, la corazza e i pantaloni bianchi di daino, fu adottata nel 1805. Alla fine di quell'anno, allorché i reggimenti dei corazzieri entrarono a far parte delle unità d'élite, fece la sua comparsa anche il pennacchio rosso, che sostituiva quello precedente di colore nero. La corazza era uguale per tutti i reggimenti, fabbricata sotto la supervisione della Direzione generale dell'artiglieria francese. Il disegno dell'elmo era deciso invece dal consiglio di ciascun reggimento e variava molto nella forma, negli ornamenti, nell'altezza del cimiero. L'armamento originario dei corazzieri consisteva in due pistole e una sciabola diritta portata in un fodero metallico. Nel 1805 si tentò di completarlo con carabine austriache, ma l'innovazione venne rifiutata. Nel 1812 ai corazzieri vennero forniti un moschetto e una baionetta.

 


 

Arruolati nella cavalleria pesante, i corazzieri dell'Armée indossavano un elmo metallico con cimiero, criniera di cavallo e pennacchio rosso, una giacca blu protetta da una corazza di ferro, pantaloni bianchi di pelle di daino o pecora, stivali neri da monta, guanti allungati. Il colore degli orli della giacca cambiava da reggimento a reggimento, quello delle granate che li adornavano era sempre blu. Tra la giacca e l'armatura i corazzieri indossavano un'imbottitura di tela rossa per proteggersi dagli urti e dallo sfregamento della corazza.

 

 


 

CENNI STORICI
 

Determinante fino al XVIII secolo, la cavalleria pesante andò poi perdendo d'importanza, relegata in secondo piano dai progressi dell'artiglieria che, con la sua potenza di tiro, rendeva superflue le violenti cariche al galoppo fino ad allora usate per scompaginare le file nemiche. A favorire la rinascita della cavalleria pesante fu Napoleone, che ne apprezzava la grande forza d'urto abbinata a una notevole mobilità. Perciò, a partire dal 1801, egli emanò una serie di decreti che dapprima trasformavano vari reggimenti di cavalleria in altri di corazzieri, poi aumentavano tali unità da una a dodici. Nel 1808 il 1° reggimento provvisorio della cavalleria pesante andò a ingrossare il numero delle unità di corazzieri, portate a quattordici nel 1810 con la creazione del 2° reggimento dei corazzieri olandesi. Questi nuclei di cavalleria erano soprannominati "reggimenti d'acero" e le loro cariche, leggendarie, erano così spaventose che facevano tremare il terreno e gettavano lo scompiglio tra le file avversarie. Napoleone se ne servì con ottimi risultati in tutti i suoi maggiori successi militari, da Austerlitz, dove i corazzieri dell'Armée bloccarono l'attacco sull'ala destra della cavalleria austriaca, fino a Jena, dove essi travolsero le brigate sassoni che tentavano di proteggere le ritirata dell'esercito prussiano.