Soldatini di piombo
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ESERCITO LIBERALE
 
UFFICIALE DELLA FANTERIA DI LINEA
 
SPAGNA 1843

 

Le uniformi della fanteria di linea spagnola cambiarono radicalmente nel 1844. Lo shako di feltro nero con visiera prima utilizzato solo da alcune unità venne esteso all'intera fanteria; al posto della precedente giacca se ne adottò una verde di foggia inglese (cioè molto corta) e con una doppia fila di bottoni dorati al centro; i pantaloni grigio-azzurri cominciarono ad essere diritti e portati fuori dagli stivali. Gli ufficiali utilizzavano una giacca di panno verde bottiglia senza rifiniture (quelle della truppa erano rosse) ma con l'orlo del colletto giallo o rosso a seconda dell'unità. Il loro rango era segnalato da mostrine o galloni dorati sul paramanica. D'inverno sia gli ufficiali sia la truppa avevano a disposizione un cappotto di panno verde per ripararsi dal freddo. Poiché tuttavia era molto pesante e poteva risultare d'ostacolo durante le marce, spesso veniva sostituito da più comode mantelle.

 


 

Anche se la vittoria di Wellington a Waterloo aveva posto in auge in tutta Europa le uniformi e le tattiche britanniche, durante il regno di Ferdinando VII l'esercito spagnolo conservò ancora molti dei contrassegni che avevano distinto la Grande Armata napoleonica, come lo shako alla francese e le ghette per proteggere la parte inferiore dei pantaloni. Solo con l'avvento al potere di Isabella II (1833), la divisa assunse una foggia britannica, con la giubba a doppio petto, i pantaloni diritti e uno shako 'alla Wellington' di feltro nero con visiera.

 

 


 

CENNI STORICI
 

Dopo la prima guerra carlista (1833-1839) la fanteria leggera dell'esercito regolare spagnolo fu soppressa e tutte le sue unità divennero di linea. Inizialmente vennero creati 28 nuovi reggimenti di tre battaglioni ciascuno più 50 battaglioni provinciali, ma nel 1843 i reggimenti appena costituiti furono sciolti per creare con i loro effettivi 94 battaglioni scelti. Questi nel 1846 tornarono a essere accorpati in una trentina di reggimenti di tre battaglioni ciascuno, mentre venivano cancellate le milizie provinciali e sostituite da un esercito di riserva di 16 unità. Intanto nel 1844 l'intera fanteria era stata riorganizzata in 15 reggimenti di tre battaglioni e in 30 di due. Ciascun battaglione era articolato in sei compagnie, la riserva era composta da 49 battaglioni scelti di otto compagnie ciascuno. La riforma del 1855, l'ultima del regno di Isabella II durato fino al 1870, creò 41 reggimenti di linea e 80 battaglioni provinciali.